Tata - Viaggiare in camper con i bambini

Viaggiare in camper: la vacanza a misura di bambino

Viaggiare in camper con i bambini può diventare un’importante occasione di crescita (e divertimento) per tutti. Vediamo come sfruttarla al meglio

Viaggiare in camper: la vacanza a misura di bambino

Tata - Viaggiare in camper con i bambini
Viaggiare in camper con i bambini può diventare un’importante occasione di crescita (e divertimento) per tutti. Vediamo come sfruttarla al meglio

Il fascino dellavventura, la praticità di una casa sempre a portata di mano, la scoperta di una vacanza tutta da inventare. Scegliere di viaggiare in camper può essere unottima soluzione per i bambini, non solo in questa estate un po’ particolare, ma in qualsiasi occasione. In camper occorre adattarsi, ascoltarsi, pazientare, condividere, stringersi e responsabilizzarsi.

 

Pronti? Si parte!

Una riunione di famiglia prima della partenza potrebbe far emergere i desideri di tutti: mare, montagna, città, campeggio o area camper? Dopo aver indagato sulle preferenze di ognuno occorre stabilire l’itinerario che, se ben strutturato, potrebbe consentire di accontentare tutti. 

Seduti a tavolino, dotati di cartine e guide turistiche, coinvolgendo i bambini se abbastanza grandi (dai 6 anni in su), si disegna il percorso da fare, individuando punti di interesse, tappe e aree di sosta (valutando comfort, economicità e dotazione dei servizi a disposizione). In questa fase esistono varie possibilità per organizzare il viaggio: molte tappe, percorrendo al massimo un centinaio di km al giorno, oppure poche tappe, contemplando lunghe trasferte. In questa decisione l’età dei bambini rappresenta un fattore determinante. Per i piccoli fino ai 4 anni, infatti, percorrere lunghi tratti di strada potrebbe essere più impegnativo del previsto. In questo caso sarebbe saggio ridurre i tratti di percorrenza optando per tappe di un solo giorno, ma a distanza ravvicinata. Se invece si viaggia con bambini più grandi, anche un viaggio lungo potrebbe essere occasione di divertimento e relax: audiolibri, chiacchierate, letture e giochi di parole sono ad esempio alcune delle attività di intrattenimento per bambini durante il tragitto.

 

Preparare il camper

Una volta scelto l’itinerario ci si deve attrezzare per la preparazione del camper. Dopo un controllo tecnico del mezzo e l’aggiornamento dell’assicurazione, è necessario prendere confidenza con tutte le funzioni del camper: apertura, chiusura, gas, tendalino, sportelli portabagagli, acqua, corrente elettrica, funzionamento letti, armadi e altri accessori. Coinvolgere i bambini in questa fase è importante per far prendere loro confidenza con la nuova casa su ruote e incrementare la voglia di partire.

 

Fare le valigie

Cosa mettere in valigia? Mai come sul camper la selezione dello stretto necessario è fondamentale, soprattutto quando la famiglia è numerosa e lo spazio contenuto. Tenendo a mente l’itinerario, andrebbero valutate tutte le possibili condizioni climatiche che si possono incontrare. In valigia non devono mancare: equipaggiamento per il freddo, per il caldo, per una serata di festa, per un’escursione o per una visita al museo. Meglio stilare una lista insieme ai bambini, affidare loro una valigia o un borsone, e consentirgli poi di recuperare tutto spuntando dall’elenco ciò che trovano in casa. Questa è un’attività che, se guidata con precisione e semplicità, può essere svolta dai bambini sin dai 4-5 anni d’età. Sarà poi necessario un controllo da parte del genitore che completerà o varierà le scelte fatte dal bambino, se inadeguate.

 

Organizzare lo spazio

Può sembrare assurdo, ma quando si viaggia in camper le valigie si disfano ancor prima di partire: da casa sino alla rimessa del camper e poi subito svuotate. Inizia così un nuovo lavoro organizzativo che può essere anche molto divertente per i bambini: dove metto cosa? Giacche, pigiama, scorte alimentari, giochi, libri, vestiti, scarpe… compiere tali scelte con laiuto dei bambini consentirà a tutti di essere consapevoli dellorganizzazione dello spazio, del riordino di ciò che sarà abbandonato in giro per la casa sulle ruote”, ed eviterà la totale dipendenza dai grandi per il reperimento di ciò che occorre. Prima di partire, però, vanno compiute altre scelte importanti: come viaggiare? Dove dormire? Sarebbe opportuno accogliere sempre il parere del bambino, e, se inappropriato, sarà necessario motivare le proprie scelte se diverse da quanto desiderato dal piccolo. Laltezza dei letti posti in mansarda, ad esempio, potrebbe deludere un bambino che avrebbe scelto proprio quel giaciglio per la notte.

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Il viaggio

Prima di partire bisognerebbe valutare bene se le distanze da coprire tra una tappa all’altra siano effettivamente “a misura di bambino”. I più piccoli, per esempio, hanno meno possibilità di distrarsi durante il trasferimento, e anche se il camper permette di osservare con maggior agio fuori dal finestrino, non conviene esagerare con percorrenze superiori alle due ore al giorno. Durante il tragitto, per i più grandi esistono alcune alternative d’intrattenimento che possono allungare la resistenza, ad esempio:

  • la lettura (soprattutto se non si sta percorrendo una strada con dossi e tornanti)
  • l’ascolto di un audiolibro o di un podcast (soprattutto se si sta percorrendo una strada con dossi e tornanti)
  • giochi di osservazione che permettono di concentrarsi su quello che si vede fuori dal finestrino

È sconsigliata, invece, l’attività di giochi da tavola. In questo modo si evita di dover continuamente raccogliere gli oggetti da terra o alimentare problemi di digestione che rallenterebbero il viaggio. Infine, se è stato preventivato un lungo trasferimento, potrebbe essere una buona idea viaggiare di prima mattina (in modo da far continuare il sonno seduti sul seggiolino) o dopo cena, favorendo così l’addormentamento.

 

L’area di sosta

Una volta arrivati a destinazione (che sia un’area di sosta o un campeggio) è consigliato esplorare gli spazi comuni con i bambini, in modo da indicare subito luoghi, utilizzi ed eventuali pericoli presenti (confini, zone da evitare e comportamenti da tenere per non disturbare). La vita in camper offre una serie di interessanti attività di esercizio su competenze manuali, sociali e di autonomia che vanno sfruttate al massimo. Ad esempio il camper necessita di ricariche di acqua, svuotamento degli scarichi, pulizia degli spazi interni e manutenzione di quelli esterni (da allestire con tavolino, seggioline, e possibilmente amache e tenda che funga da tana per il gioco). 

Spesso i camper, soprattutto quelli di piccoli dimensioni, non consentono di svolgere una serie di lavori al loro interno come lavare i piatti o i panni; non c’è quindi occasione migliore per far sperimentare queste attività ai bambini. Inoltre, sarebbe preferibile evitare la televisione. Questa scelta consentirà di vivere al meglio la vita comunitaria, soprattutto le serate e le giornate di pioggia.

 

I compiti per la famiglia

  • La sera, condividere sulla cartina il percorso che si andrà a fare il giorno dopo. Poter trasferire sul piano astratto della mappa il tragitto di viaggio è uno dei modi migliori per apprendere la geografia e la sua rappresentazione.

     

  • Prima di avviare il mezzo si può incaricare il bambino di verificare la chiusura delle porte e delle ante mentre i grandi si occupano degli oblò.

     

  • Dare un posto prestabilito ai giochi da interno camper e uno a quelli da esterno camper (magari nel gavone). In questo modo sarà più semplice aiutare nel riordino, distinguendo anche ciò che deve essere pulito con più attenzione.

Dove noleggiare un camper

Oltre alle classiche agenzie di noleggio camper negli ultimi anni sono nate nuove soluzioni che permettono di affittare il camper di altri privati e risparmiare sui costi.

Tra le più famose ci sono: Indie Campers e Yescapa

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