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I dispositivi anti abbandono sono degli oggetti intelligenti automatizzati che possono essere collegati o meno allo smartphone del genitore, e possiedono sensori in grado di capire se il bambino è presente in auto nel momento in cui il conducente si allontana dal veicolo.
L’entrata in vigore della “legge salva bebè” n.117 dell’ottobre 2018 ha reso obbligatori i dispositivi anti abbandono per i seggiolini auto per bambini di età inferiore ai 4 anni. A partire dal 6 marzo 2020, sono inoltre state attivate le sanzioni per i trasgressori, che prevedono un’ammenda da 81 a 326 Euro e la perdita di 5 punti dalla patente (in caso di recidiva nel corso del biennio successivo, ai trasgressori verrà sospesa la patente da 15 giorni fino a due mesi).
La nascita di questi dispositivi è dovuta all’aumento del numero di casi di bambini dimenticati in auto dai genitori (per episodi, ad esempio, di amnesia dissociativa), che, purtroppo, spesso terminano tragicamente.
In Italia dal 1998 si sono verificati 10 decessi relativi a bambini dimenticati in auto. Lasciare un bambino in auto sotto al sole può essere molto rischioso in quanto, se la temperatura interna del veicolo supera i 40°, aumentano le possibilità di decesso per ipertermia.
L’Italia è il primo Paese che ha emanato una legge per cercare di contenere le drammatiche conseguenze di questo tipo di situazioni, le quali, nei soli Stati Uniti, in media portano a un decesso ogni 10 giorni.
Il sito noheatstroke.org del Dipartimento di meteorologia e scienze del clima dell’Università di San Jose in California ci mostra una serie di dati significativi, suddivisi per anno, relativi ai decessi per ipertermia dei bambini dimenticati in auto:
Tipologie di rilevamento bambino a bordo
Per essere valido, un dispositivo anti abbandono deve:
- Accendersi automaticamente ogni volta che si usa il seggiolino auto
- Inviare un avviso al conducente
- Segnalare la presenza del bambino con un allarme in grado di attirare l’attenzione del conducente
- Se il dispositivo è alimentato a batterie deve anche disporre di un indicatore di bassa carica in modo che il conducente possa collegarlo a una presa di corrente
Tutti i dispositivi anti abbandono sono dotati di un meccanismo in grado di rilevare la presenza del bambino a bordo dell’auto. I dispositivi in commercio attualmente sul mercato si caratterizzano per due diverse tecnologie di rilevamento:
- Tramite sensori di pressione, con un funzionamento simile a quello di una bilancia
- Tramite sensori capacitivi, che sono in grado di rilevare la presenza di un corpo conduttivo (la stessa tecnologia dei touchscreen che permette di interagire con le proprie dita)
Come funziona un dispositivo anti abbandono?
In base alla modalità di funzionamento esistono due tipologie di dispositivi anti abbandono:
- Dispositivi anti abbandono connessi allo smartphone tramite un’app
- Dispositivi anti abbandono non connessi allo smartphone
Funzionamento dispositivi anti abbandono connessi allo smartphone
I dispositivi anti abbandono connessi allo smartphone si collegano via Bluetooth al cellulare del conducente e sono in grado di inviare SMS e/o chiamate di emergenza a uno o più contatti memorizzati, avvisandoli di una situazione di potenziale abbandono.
Questa tipologia è la più diffusa sul mercato. I motivi della sua grande diffusione sono molteplici e dipendono principalmente da due fattori:
- Offrono un maggior grado di sicurezza durante il trasporto di bambini in auto
- Sono conformi al requisito di omologazione (facoltativo) che per legge richiede che i dispositivi anti abbandono siano in grado di inviare messaggi e/o chiamate di emergenza ad almeno 3 contatti
Per capire perché questa caratteristica rappresenta una maggiore sicurezza, dobbiamo risalire a uno studio – condotto da noheatstroke.org – che mostra le cause principali dell’abbandono dei bambini in auto:
- nel 55% dei casi i bambini sono stati lasciati inconsapevolmente in auto (casi di amnesia dissociativa)
- nel 28% dei casi i bambini sono entrati in auto da soli
- nel 13% dei casi i bambini sono stati lasciati consapevolmente in auto
- nel 4% dei casi le circostanze non erano chiare
I dispositivi anti abbandono connessi si collegano allo smartphone di chi trasporta il bambino in auto tramite Bluetooth. Si attivano da soli non appena rilevano la presenza del bambino sul seggiolino e si collegano automaticamente al telefono (il Bluetooth deve essere quindi attivo).
Una volta connessi, i dispositivi anti abbandono entrano in uno stato di costante rilevazione e offrono, tipicamente, più livelli di allarme.
Tutti i dispositivi offrono la possibilità di connettersi a più smartphone, in modo da attivarsi sempre, a prescindere da chi trasporta il bambino in auto. Una funzionalità perfetta se l’auto è guidata da entrambi i genitori.
Notifica sonora allo smartphone
Non appena il guidatore si allontana dal veicolo con lo smartphone in tasca, se il bambino è ancora a bordo, viene inviato un primo allarme sonoro allo smartphone che, di solito, deve essere disattivato entro pochi minuti in modo da comunicare al dispositivo che tutto è sotto controllo (per esempio perché si sta facendo rifornimento al benzinaio).
L’evento che genera il primo allarme è dato, quindi, dalla disconnessione Bluetooth dello smartphone dal dispositivo, a seguito dell’allontanamento dal veicolo. In questo caso, il dispositivo funziona come un sensore allontanamento bimbi.
Chiamata di emergenza automatica all’utente
Questo livello intermedio di avviso è una caratteristica esclusiva di Tata Pad: nel caso in cui l’utente non disattivi il primo allarme (notifica sonora allo smartphone), prima di avvisare i contatti di emergenza, Tata Pad invierà una chiamata di emergenza automatica all’utente. Durante la chiamata, l’utente dovrà seguire le rapide indicazioni della voce automatica, per assicurare che tutto sia sotto controllo. Solo nel caso in cui l’utente non risponderà al primo allarme (notifica sonora) e al secondo (chiamata automatica), Tata Pad invierà l’allarme ai contatti di emergenza.
SMS e/o chiamata con indicazioni GPS a contatti di emergenza
Se il primo allarme non è disattivato entro il tempo previsto, verranno inviati automaticamente SMS e/o chiamate di emergenza a uno o più contatti con la posizione GPS utile a ritrovare l’auto.
Nessuna SIM per motivi di salute
Questa tipologia di dispositivi non ha una SIM al suo interno (per motivi di sicurezza e salute dei bambini), e i messaggi / chiamate sono generalmente inviati tramite l’app collegata direttamente allo smartphone.
Funzionalità di base dei dispositivi anti abbandono connessi allo smartphone
Ecco le funzionalità di base che un dispositivo anti abbandono connesso allo smartphone dovrebbe possedere:
- Rilevamento bambino a bordo (tramite sensori di pressione o tramite avanzati sensori capacitivi)
- Notifica sonora sullo smartphone in caso di presunto abbandono
- SMS e/o chiamata a contatti di emergenza
- Avviso batteria
- Multi controllo
Le funzioni elencate sopra sono comuni a tutti i dispositivi anti abbandono attualmente presenti in commercio. Oltre a queste, il dispositivo Tata Pad offre ulteriori vantaggi:
- Funzione smartphone spento o senza campo
- Funzione smartphone dimenticato in auto
- Bluetooth disattivato
Tata Pad è l’unico dispositivo sul mercato in grado di inviare SMS e chiamate d’emergenza anche in assenza di campo o di smartphone spento perché i messaggi partono da un centralino virtuale automatico e non dallo smartphone dell’utente.
Quindi, in caso di pericolo, la chiamata e il messaggio saranno comunque inviati ai contatti di emergenza.
Infine, Tata Pad è l’unico dispositivo anti abbandono attualmente presente sul mercato che emette un suono intermittente in caso non riesca a collegarsi allo smartphone perché il Bluetooth è disattivato.
Funzionamento dispositivi anti abbandono non connessi al cellulare
A differenza di quelli visti sino a ora, i dispositivi anti abbandono per seggiolini non connessi funzionano in maniera indipendente dallo smartphone, ma presentano alcune lacune sui meccanismi di sicurezza.
Ad oggi sono disponibili due tipologie di dispositivi anti abbandono per seggiolini non connessi:
- Dispositivi che si installano sulla seduta del seggiolino (o sensore anti abbandono per seggiolino auto)
- Dispositivi che si allacciano alla cintura di sicurezza
I primi rilevano i piccoli tramite un sensore bambino auto. Genericamente è un sensore a pressione e al termine del viaggio, se il bambino è sul seggiolino, emette un suono a motore spento che ricorda che il bambino è ancora a bordo. Il funzionamento è molto semplice ed è assimilabile al meccanismo di allarme della cintura di sicurezza che suona in maniera intermittente. Genericamente si alimentano con delle batterie o con la presa accendisigari.
I secondi sono dei piccoli dispositivi che si allacciano alla cintura di sicurezza del seggiolino e si attivano quando la cintura viene “chiusa”. Il dispositivo allacciato indica che il bambino si trova a bordo, mentre quando non è allacciato indica che il bambino non è a bordo.
Il primo gruppo di dispositivi anti abbandono non connessi sono in grado di produrre un allarme sonoro se il bambino scende dal seggiolino; i secondi producono un allarme se il bambino si slaccia la cintura. Per capire se il motore dell’auto è spento (e quindi attivare il proprio meccanismo di sicurezza) questi dispositivi necessitano di un accessorio che si collega alla presa OBD del veicolo, grazie al quale sono in grado di collegarsi e comunicare con l’auto.
Che cos’è la presa OBD?
La presa OBD, obbligatoria da molti anni, è una interfaccia usata dai meccanici per leggere i codici di errore del motore ed effettuare la diagnosi dei guasti. È possibile utilizzarla autonomamente utilizzando un’interfaccia che può essere acquistata con poche decine di euro.
Senza la presa OBD, alcuni di questi dispositivi anti abbandono non possono funzionare correttamente: il meccanismo di allarme, infatti, parte non appena il veicolo del motore si spegne e questa informazione viene comunicata al dispositivo anti abbandono tramite l’accessorio che si connette alla presa OBD.
Questi dispositivi offrono un minor grado di sicurezza in quanto limitano l’invio dell’allarme alla persona che sta trasportando il bambino in quell’istante e in alcune situazioni sarebbero del tutto inefficaci: cosa accadrebbe se il genitore fosse impegnato in una chiamata proprio mentre scende dall’auto e non sentisse l’allarme? E cosa accadrebbe se il genitore lasciasse volontariamente il bambino in auto per sbrigare una commissione, ignaro del rischio ipertermia? E infine: supponiamo che la persona che trasporta il bambino in auto (non necessariamente il genitore ma persone come il nonno o la baby-sitter) abbia un malore mentre è alla guida e si accosti a bordo della strada, spegnendo il motore del veicolo. Scatterebbe l’allarme che ricorda al guidatore che il bambino è a bordo, ma nessun altra persona sarebbe avvisata. Questa situazione di pericolo, quindi, non potrebbe essere gestita da questa tipologia di dispositivi.
Esistono dispositivi anti abbandono omologati?
La “legge salva bebè” stabilisce che i dispositivi anti abbandono devono rispettare dei requisiti per essere a norma di legge. Questi requisiti riguardano delle caratteristiche tecnico-funzionali che assicurano un elevato meccanismo di sicurezza volto a eliminare il rischio di abbandono in auto.
Tuttavia non esiste alcuna omologazione per questi dispositivi: sarà sufficiente un’autodichiarazione di conformità da parte del produttore.