Partiamo da una premessa: viaggiare con i bambini non solo è possibile, ma rappresenta un’opportunità unica per condividere un’esperienza fuori dall’ordinario e “testare” le proprie abilità. Ogni viaggio, insomma, può diventare una palestra per imparare e scoprire cose nuove – profumi, sapori, paesaggi – e affinare competenze già acquisite. La cosa importante, soprattutto se parliamo di bambini piccoli o neonati, è organizzarsi per tempo, in modo che gli eventuali imprevisti – quasi inevitabili quando si viaggia – non diventino una fonte di stress né per i genitori né per i bambini.
La prima regola per evitare inutili stress è proprio quella di essere flessibili, considerando le esigenze dei più piccoli e non obbligandoli a un programma forzato o a tabelle di marcia serrate in stile esercitazione militare: i bambini non amano la fretta e hanno bisogno di tempo e spazio per sperimentare le novità… ma, in breve tempo, dimostreranno un grande spirito di adattamento che, una volta tornati a casa, favorirà la loro voglia di essere autonomi.
La scelta della destinazione
La scelta della destinazione è quindi la prima cosa da considerare: che si tratti di un viaggio a breve o lunga distanza, durante la stagione estiva o d’inverno, in generale sarebbe meglio prediligere luoghi non troppo affollati, dove sia possibile avere un contatto autentico con la natura e, perché no, dove siano previsti servizi ad hoc per i più piccoli o ci sia la possibilità di fare anche attività “a misura di bambino”.
Se si sta pensando di organizzare un viaggio all’estero, la cosa migliore da fare è consultare il sito del ministero degli Esteri “Viaggiare sicuri”, per verificare la situazione politico-sociale del paese prescelto, e avere informazioni sugli aspetti sanitari e climatici e sulle vaccinazioni e i documenti necessari. A tal proposito, sul sito dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù è disponibile un vademecum in cui sono riportate le vaccinazioni raccomandate per le mete internazionali.
Se si viaggia fuori dall’Europa, poi, il consiglio è di munirsi di un’assicurazione sanitaria che copra le eventuali spese mediche, spesso molto elevate all’estero.
Cosa mettere in valigia
Intanto, a partire dai 5-6 anni i bambini possono avere una piccola valigia personale o un piccolo zaino da preparare e trasportare in autonomia: un modo divertente per imparare a scegliere le cose da portare con sé basandosi sulle proprie forze.
Se si viaggia con bambini più piccoli o con un neonato, ci si dovrà organizzare per avere sempre a portata di mano un kit per il cambio e la toilette e uno per la pappa (nel caso di alimentazione con un sostituto del latte materno, altrimenti, il luogo che si preferisce sarà quello giusto per allattare il proprio bambino).
La scelta tra carrozzina, passeggino o marsupio/fascia dipenderà dalla destinazione e dalla tipologia di viaggio (ad esempio dalla frequenza con cui ci si muoverà su terreni accidentati); va tenuto presente che un passeggino leggero e non ingombrante potrà essere utilizzato all’occorrenza anche per un pisolino, mentre fascia e marsupio hanno il vantaggio della versatilità oltre a favorire il contatto tra genitore e bambino, con grandi benefici relazionali e fisiologici.
In caso di lunghi tragitti, è bene prevedere qualche stratagemma “anti-noia” per le soste (non durante gli spostamenti sui mezzi di trasporto): album da colorare, libri interattivi e chi più ne ha, più ne metta, senza dimenticare che i bambini hanno l’esigenza di stare in movimento e poter giocare: le pause saranno l’occasione ideale per lasciarli liberi di scatenarsi prima di rimettersi in marcia! Gli audiolibri, invece, possono rappresentare un ottimo rimedio anti-noia per trascorrere piacevolmente il tempo del viaggio: il mercato editoriale è in grado di offrire soluzioni per ogni fascia di età.
Cosa non portare
La prima regola è molto semplice: viaggiare leggeri è il miglior modo per godersi la propria vacanza! Andrebbero quindi selezionate solo le cose essenziali, ad esempio i giochi che occupano meno spazio, e solo l’abbigliamento indispensabile: se viaggiamo verso mete lontane, avrà più senso acquistare in loco abiti comodi ed economici e sicuramente più adatti al clima locale.
Inoltre, a seconda della propria destinazione, ci si potrà informare sull’esistenza di un sistema di noleggio per alcuni accessori, dal lettino da campeggio fino al passeggino… un’opzione in più da valutare per alleggerirsi negli spostamenti.
Un piccolo kit di pronto soccorso
Oltre alle medicine specifiche di cui si necessita, ad esempio quelle contro l’asma, sarà opportuno organizzarsi con un piccolo kit di primo intervento per i principali disturbi o piccoli incidenti:
- Protezione solare
- Repellente per insetti
- Termometro per la febbre
- Farmaci antifebbrili
- Una pinzetta in caso di morso di zecca o puntura di ape
- Cerotti di diverse dimensioni e garze per fasciature
- Disinfettante per le ferite
- Soluzione reidratante orale (in caso di diarrea o vomito persistente)
Il numero di telefono del proprio pediatra e il libretto sanitario del bambino andranno a completare il nostro kit di primo soccorso.
Non resta che chiudere le valigie e lasciarsi alle spalle la routine!